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Le mie fiabe

Così nacque il Tramonto

estratto dal mio libro "Le Storie di Fabulo"

 

Così nacque il Tramonto 

Fabulo era uno scrittore di fiabe  famoso ma , ultimamente, la sua fantasia si era un po’ spenta: passava ore davanti al suo computer senza scrivere nulla.  
Una sera, sentendosi stanco, si sedette in poltrona, davanti alla finestra:  il giorno stava lasciando spazio alla notte, disegnando uno splendido tramonto; la vista era bellissima e, improvvisamente, si riaccese la sua fantasia, si alzò , aprì il suo computer portatile e cominciò a scrivere ……
C’era una volta il Re Tempo. Da quando aveva saputo che sarebbe  diventato padre era felicissimo, e così tutti i suoi sudditi, tranne la Strega Invidia, che odiava il Re per non averla scelta come moglie. Quando nacquero le due principesse, il Re decise di fare festa ed invitare tutti gli abitanti del regno, compresa la Strega. Le bambine , chiamate Luce e Tenebra, nel loro lettino, ricevevano il saluto dei sudditi e tutto sembrava andare per il meglio; quando fu il turno di Invidia ci fu uno strano lampo e, improvvisamente, Tenebra sparì dal suo lettino. “Ho lanciato un sortilegio su di loro” disse la Strega, con una risata così cattiva da far tremare le mura , “non potranno più stare insieme e cresceranno divise: il giorno ci sarà la principessa Luce ma la notte sparirà per far posto alla principessa Tenebra, e così sarà sino a che vivrò!” detto questo, un nuovo lampo e la Strega scomparve. Su tutto il regno  calò un silenzio assordante, tutti erano tristi. Passarono mesi, anni,  e la gioia era ormai un lontano ricordo  finché, un giorno, arrivò nel regno la Fata Risolvina; sentito quello che era successo, andò dal Re : “Sire, purtroppo per togliere l’incantesimo dobbiamo aspettare che la Strega muoia ma, tu,nel frattempo, puoi fare in modo che le tue figlie si incontrino, anche se per poco’”; il Re, fiducioso, chiese alla fata di continuare; “La maledizione dice che, finché c’è Luce, non può tornare Tenebra e viceversa” disse Risolvina “ma se crei un periodo di  ancora luce/quasi buio la maledizione non funziona”. Quella sera il Re applicò subito il consiglio : il sole calò lentamente dietro le montagne, sino a lasciare il posto al buio e, in questo breve tempo, fatto di luce e di tenebra, le due Principesse si poterono abbracciare.
La Strega venne a sapere dello stratagemma, e si arrabbiò tantissimo sino a sentirsi così male da morire; l’incantesimo, allora, svanì e le Principesse, finalmente, tornarono insieme per sempre; la gioia tornò nel regno. A quel punto il passaggio tra giorno e notte poteva tornare veloce, ma il Re  decise di lasciare le cose come erano. Decise, inoltre, che poiché il sole calava lentamente tra i monti, quel periodo di tempo si sarebbe chiamato: “tramonto”. 
 

Terre e Moto

Inedita 

TERRE e MOTO

Le brutte immagini che scorrono sul televisore e quella parola così frequente …..

“Mamma che cosa è il Terremoto?” : “Provo a spiegartelo con una storia” disse la mamma.

“Tanti e tanti anni fa mamma Terra aveva due figli: Terre e Moto. Erano bravi ragazzi ma molto vivaci e finivano sempre per rompere qualcosa.

Non sapendo più come punirli Terra decise di dare loro un compito importante per  cercare di calmarli; divise in due la base del mondo, chiamata Crosta Terrestre; Terre doveva sostenere una metà mentre Moto sosteneva l’altra metà, stando  ben attenti a tenerle sempre unite.

I due ragazzi presero seriamente il compito e per un po’  rimasero vicini e ben calmi; solo ogni tanto una piccola litigata e, allora, le due metà si allontanavano e poi si riavvicinavano e gli uomini sentivano tremare le case e muovere le lampade.

A volte, però, Terre e Moto esageravano e scoppiavano furiose liti e … allora al piano di sopra crollava tutto , alcune persone morivano e la paura era tanta.

Poi interveniva mamma Terra per calmarli ma ci voleva un po’ e … allora ancora qualche scossa anche se più piccola.

Con il passare del tempo gli uomini impararono a costruire case più robuste  , ma poi dimenticavano la paura e la prudenza e le per le costruzioni nuove non mettevano più tanta cura e così  .. alla prima lite furibonda .. Tutto giù !!!

E’ un po’ come quando litigate tu e tuo fratello, le prime volte mi rompete qualche vaso, allora io ne compro altri e li metto al sicuro, poi per un po’ state calmi e io rimetto i vasi in bella vista  … all’improvviso litigate di nuovo e … addio vaso! “

Il Bimbo d'acciaio

tratto da il mio libro "Il Piccolo Seme"

IL BIMBO D’ACCIAIO

Non si era mai saputo cosa era successo  perché, da sempre Kirk era “il bimbo d’acciaio” visto che stava sempre su quella sedia a rotelle .

  Ogni tanto aveva provato a giocare con loro ma quella carrozzella! Se giocavano a  pallone  dava fastidio , a nascondino  gli si faceva subito “tana” , non si poteva correre e …. insomma  era di troppo!

  Così Kirk  con il passare dei giorni veniva messo sempre più in disparte.

  Quel giorno ,  i bambini  del palazzo giocavano a pallone come sempre; all’improvviso arriva un gruppo  di ragazzi più grandi  che comincia a spintonarli;  presi dalla paura, quasi tutti scappano  e rimangono li solo Bimbo e suo fratello , immobili per la paura ! I grandi se la prendono con loro e li spingono a terra; dal bordo del campo, Kirk,  decide allora di lanciarsi con la sua carrozzella contro i ragazzi cattivi che, sorpresi da quella reazione decidono di andare via; Kirk, con grande fatica, si sporge in avanti ed aiuta a rialzarsi  da terra i due bimbi.

  Passato il pericolo, gli altri bambini, ritornano sul campo a testa bassa;  begli amici sono stati, hanno pensato solo a se stessi e, poi, “bimbo d’acciaio” gli aveva dato una bella lezione: loro lo avevano sempre messo da parte mentre lui aveva rischiato di prenderle per loro.

  Kirk  aveva avuto la sua rivincita ; però, non voleva stravincere, voleva solo degli amici , quindi  sorridendo  chiese: “vogliamo giocare?” .

  Da allora   “bimbo d’acciaio” divenne solo il soprannome di un grande amico e non più  un’offesa!

Quando la nonna era bambina

Estratto dal mio libro "Il Piccolo Seme- fiabe"

Quando la nonna era bambina....

   “Oh, finalmente siamo arrivati dai nonni!!” dissero i bambini, un saluto e via: la televisione accesa sui cartoni animati, il computer con l’ultimo videogioco, lo stereo a tutto volume.

  All’improvviso un fulmine e …. la luce va via, la televisione si spegne, anche il computer, lo stereo, …. Panico !

  “Quando ero bambino” disse il nonno “ era sempre così, non c’era l’elettricità!”

  “ E come facevate, senza la Tv, il computer, lo stereo ?” chiesero i nipotini.

  La nonna, allora, li prese per mano : “ai miei tempi ci si sedeva intorno al camino e i più vecchi cominciavano a raccontare delle storie; poi, quando il fuoco cominciava a spegnersi, via tutti sotto le coperte a sognare i racconti ascoltati come in un film; proviamo a farlo adesso?”

  “Non c’è altro da fare!” sospirarono i bimbi pensando ai cartoni che non potevano vedere.

  La nonna cominciò a raccontare di quando era bambina e, piano piano, gli sguardi diventavano sempre più interessati ed il tempo passava, il fuoco cominciava a spegnersi e “via, tutti sotto le coperte ! “ disse la nonna; quella notte i bimbi sognarono le storie che avevano ascoltato.

  La mattina dopo si alzarono dal letto tutti felici e l’elettricità era tornata, si poteva riaccendere la tv, lo stereo etc.;  però … che bella serata intorno al fuoco, quasi quasi se tornasse un fulmine !